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Mostra del CAI “Vaia – la Grande Guerra”
Data: 27/04/2023

Il giorno 17 aprile 2023 i volontari del CAI Veneto hanno allestito la mostra fotografica “Vaia e Grande Guerra” presso le due sedi della scuola secondaria del nostro Istituto e
successivamente hanno offerto agli alunni una spiegazione in preparazione alle uscite didattiche sull'Altopiano di Asiago che si svolgeranno nel mese di maggio.
Riportiamo di seguito la presentazione del progetto e delle immagini della mostra.
Le calamità naturali abbattutesi sulle montagne venete tra il 27 e il 30 ottobre 2018 e raccolte sotto il nome di "Tempesta Vaia" hanno pesantemente ferito il territorio. A distanza di oltre due anni,
i segni del passaggio della violenta perturbazione sono ancora ben visibili, con montagne e valli in alcuni tratti praticamente irriconoscibili. Si stima che la tempesta abbia danneggiato più di
quaranta mila ettari di superficie boschiva delle Alpi orientali. Il numero degli alberi schiantati, per lo più abete rosso, si avvicina ai quattordici milioni. Ma Vaia ha colpito anche case private, auto
e capannoni, scoperchiati dalla furia del vento, ha eroso le sponde dei torrenti, ha provocato frane, ha abbattuto tralicci dell'alta tensione e teleferiche, ha divelto ponti e massicciate stradali.
Ci vorrà molto tempo per curare le ferite della montagna. Le immagini delle devastazioni ricordano, nella loro drammatica evidenza, per sorprendenti somiglianze, i luoghi della montagna veneta diventati scenari di guerra e devastati cent'anni prima dalla furia distruttiva dei combattimenti. Accostando le fotografie del fronte della Grande Guerra con quelle del passaggio della Tempesta Vaia emergono delle singolari analogie: singolare la coincidenza cronologica, singolare la somiglianza nei dettagli della devastazione: boschi distrutti, tronchi spezzati e divelti, case in
rovina, vallate sconvolte. Il Club Alpino Italiano, Gruppo Regionale del Veneto, ha sostenuto, di concerto con la Regione Veneto, lo sforzo della ricostruzione con le comunità montane e i singoli comuni montani, tramite il lavoro dei propri volontari impegnati in particolare nel ripristino
della rete sentieristica e nella riapertura dei rifugi alpini in quota. Alla luce dell'esperienza maturata ritiene opportuno promuovere, nel mondo della Scuola e con una motivata attenzione alle giovani generazioni, una iniziativa di informazione e di sensibilizzazione sul rapporto inscindibile di integrazione tra ambiente e cultura
che caratterizza la storia della montagna veneta e delle comunità che la popolano.
Lavorando sul raffronto comparativo potranno emergere le somiglianze dei segni impressi sulla montagna veneta, tra gli sconvolgimenti della guerra e quelli della tempesta, i primi provocati dalla volontà di distruzione dell'uomo, i secondi dovuti alla furia di elementi naturali forse però innescata ancora una volta dall'uomo stesso. Si confida, stimolando la partecipazione all'iniziativa, di far maturare conoscenza e memoria storica sugli errori commessi, consapevolezza critica sulle conseguenze delle azioni umane, cultura di pace nella risoluzione e della prevenzione dei conflitti, nonché rispetto verso gli equilibri dell'ambiente naturale percepito come bene collettivo da tutelare per garantire un futuro dell'umanità.